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Ponte Morandi, rinasce in via Porro la prima palazzina per il social housing

Rinasce la prima palazzina di via Porro, quella del civico 6, sfollata cinque anni fa a seguito del crollo del Ponte Morandi. Sono terminati i lavori all’interno dell’edificio che ospita dodici appartamenti, con una metratura media di 70 metri quadri, pronti a essere abitati entro l’anno. I primi quattro sono destinati agli studenti che risponderanno al bando che Spim ha pubblicato in questi giorni. La palazzina è stata completamente rigenerata da un punto di vista dell’efficienza energetica grazie alla facciata ventilata, gli impianti a pompa di calore e solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria e i pannelli fotovoltaici.

Si apre così una nuova epoca per gli edifici che il Comune di Genova ha messo al centro delle attività di rilancio dell’area trasformando via Porro da passaggio secondario a vero e proprio quartiere urbano in cui si avvicendano attività differenti e abitanti altrettanto differenziati per fasce: i già residenti affiancati da nuovi ingressi con particolare attenzione a nuclei familiari e studenti.

«La riqualificazione di questo edificio è uno dei simboli della reazione di Genova ai giorni tragici che hanno seguito il crollo di ponte Morandi. Le comunità di Certosa e Sampierdarena cominciano a riappropriarsi di edifici che hanno rappresentato, nel passato, la vita di questi quartieri e si portano dietro storie di famiglie e persone che il 14 agosto 2018 hanno dovuto improvvisamente abbandonare i loro nidi. Oggi riconsegniamo alla città un edificio con caratteristiche innovative che avrà anche un ruolo sociale – ha detto il sindaco Marco Bucci – gli appartamenti saranno dedicati a studenti universitari e questa scelta ha un significato preciso: popolare questa zona di giovani pronti a scommettere su questa zona di Genova sfruttandone i servizi che garantisce e il sistema del trasporto pubblico locale, in particolare la vicina rete della metropolitana, per raggiungere con facilità e in tempi brevi le aree universitarie della città. Ma non si sta lavorando solo al restyling dei tre edifici di via Porro rimasti in piedi dopo l’abbattimento del Morandi: a qualche centinaio di metri da questo stabile si muoveranno nei prossimi mesi nuovi cantieri che porteranno a una totale riqualificazione dell’area sotto il ponte con il memoriale, il cerchio rosso, il parco del ponte e il totale ammodernamento del quartiere Campasso».

«Stiamo portando avanti la rigenerazione completa di questi palazzi attraverso Spim con interventi di efficientamento energetico, l’impiego delle più innovative tecnologie green, con una particolare attenzione alla destinazione sociale per senior housing, ma anche per giovani nuclei familiari e studenti – ha detto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi – gli studenti, in particolare, hanno una grande importanza per dare quella capacità ricettiva alla Val Polcevera fondamentale per la rigenerazione urbana e sociale. Ci sentiamo una grande responsabilità nel recupero di questa zona, dopo la tragedia del Morandi, e il recupero degli edifici e di tutto il quartiere che stiamo facendo è frutto di una progettualità condivisa con gli sfollati e i familiari delle vittime, in un luogo simbolo, sotto gli occhi del mondo».

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