Spostare le lancette un’ora avanti ci ha fatto risparmiare in sette mesi centonovanta milioni di euro non spesi per l’energia a partire da fine marzo – dice il gestore della rete elettrica Terna -, per una quantità di elettricità pari a quella utilizzata da 150mila famiglie. Si tratta però solo dello 0,13 per cento di quanto consumato in un anno nel nostro Paese, come dire: una goccia nel mare anche se si tratta sempre di tanti soldi. Ce n’è abbastanza per ridare forza a chi chiede al nuovo governo (così come fatto col precedente) di lasciare le cose come stanno almeno fino al 30 novembre per sperimentarne gli effetti. Da Palazzo Chigi non ci sono segnali in questo senso.
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