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Giorno della Memoria, consegnate Medaglie d’onore da Mattarella a deportati e internati

La cerimonia, alla presenza delle autorità, si è svolta nel sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Premiate anche le scuole che hanno partecipato al concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”

Si è svolta questa mattina, presso la sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, la cerimonia ufficiale per il “Giorno della Memoria”.

«Dobbiamo impegnarci a non dimenticare mai le sofferenze e le ingiustizie inflitte a milioni di esseri umani – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci – . Attraverso la conoscenza e la consapevolezza, possiamo costruire una società che abbraccia la diversità e respinge ogni forma di discriminazione. Il concorso “I giovani ricordano la Shoah” non è solo un tributo alla memoria delle vittime, ma un elogio alla forza e all’impegno dei giovani nel preservare la storia. I giovani sono spesso considerati il motore del cambiamento, e il loro coinvolgimento attivo nella riflessione sulla Shoah è una dimostrazione di responsabilità sociale e impegno per un futuro migliore».

Oltre al sindaco di Genova Marco Bucci, presenti alla cerimonia anche il prefetto Cinzia Torraco e il vicepresidente del consiglio regionale della Liguria Armando Sanna. Alla cerimonia della consegna delle Medaglie d’Onore, presente anche l’assessore alle Politiche dell’Istruzione del Comune di Genova Marta Brusoni.

Durante la cerimonia sono state consegnate le Medaglie d’Onore, concesse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari deceduti: gli italiani deportati e internati nei campi furono oltre settecentomila.

La cerimonia di consegna delle Medaglie è stata presieduta dal prefetto di Genova, Cinzia Torraco. A tenere l’orazione è stato lo storico Marcello Flores.

Il primo insignito è stato il signor Mario Baghino, internato nei campi di prigionia Stalag 307 Deblin Irena, in Polonia, e Stalag VI Fullen, in Germania, dal 13 settembre del 1943 al 6 aprile del 1945. A ritirare la medaglia, il nipote, Marco Baghino.
La medaglia successiva è stata concessa al signor Secondo Giulio Barberis, internato nel campo di prigionia Stalag 307 Deblin Irena, in Polonia, dal 9 settembre del 1943 al 1° novembre del 1954. Ha ritirato la medaglia il nipote, Marco Barberis.
La terza e ultima medaglia è stata concessa al signor Antonio Suman, internato a Damm Juterbog, Brandeburgo, distretto di Teltow Fleming, dal 4 luglio del 1944 al 29 agosto del 1945. A ritirare la medaglia, il nipote, Gian Luigi Suman.

Durante la cerimonia sono anche stati premiati i ragazzi delle scuole, primarie e secondarie, che hanno partecipato alla prima fase del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, giunto  alla XXII edizione. A giudicare gli elaborati è stata una commissione composta da: Nadia Dalmasso (dirigente Ufficio III – USR per la Liguria); Giuseppe Momigliano (rabbino capo della Comunità ebraica di Genova); Augusto Roletti (Associazione ex deportati politici e razziali nei campi nazisti); Paolo Battifora (Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e i docenti presso l’USR Liguria Claudia Pompei e Claudio Bagnasco.

Ecco i premiati delle scuole primarie:

  • Scuola Descalzi – Polacco – IC Maddalena Bertani con il lavoro “Identità nascoste”: “Il lavoro delle classi 4°A e 5°A raccoglie elaborati grafici e testuali arricchiti da significative riflessioni. Con un lavoro di ricerca nell’archivio della scuola gli autori ricostruiscono le storie di alcuni ebrei deportati. Emergono, dal lavoro attento dei bambini, empatia e vicinanza, sentimenti capaci di superare il tempo e riaffermare ancora una volta l’ingiustizia e la disumanità delle leggi razziali”.
  • Scuola in ospedale – IC Sturla, con l’opera “Inciampiamo per costruire la pace”: “Il lavoro presentato dagli alunni della scuola interna all’ospedale Giannina Gaslini dell’IC Sturla è frutto di un’attività interdisciplinare. Suscita emozione la spontaneità dei disegni e la genuinità dei sentimenti espressi, anche per la storia personale degli autori che, pur vivendo una situazione difficile nella malattia, hanno saputo farsi vicini al dolore dei bambini ebrei espulsi dalle scuole. I disegni e i testi mostrano la condivisione di sentimenti profondi e l’importanza che la società di oggi rispetti sempre la vita di tutti”.

Sia la scuola Descalzi-Polacco-IC Maddalena Bertani che la Scuola in ospedale – IC Sturla sono risultate vincitrici anche della fase nazionale del concorso “I giovani ricordano la Shoah”.

 

Per la Scuola Secondaria di Primo Grado:

  • Il Plesso di Rovegno – IC Valtrebbia – Genova con l’opera “Mamma Valtrebbia, gesti di pace in tempi di guerra”: “Il lavoro della pluriclasse del plesso di Rovegno, in Valtrebbia, riassume un percorso didattico ed educativo durato due anni scolastici. Si esplicita in un ipertesto digitale frutto di una ricerca nel passato, attraverso testimonianze, incontri e scoperta dei segni della storia presenti sul territorio.  Innovativo per le modalità espositive, l’elaborato vuole rendere vivi fatti storici che emergono anche nell’identità della popolazione di vallata, connettendo tra loro le diverse generazioni, nella ricerca di una storia che diviene eredità civica e patrimonio comune”.
  • L’Istituto comprensivo Voltri II con il lavoro dal titolo “I bambini. Paura e stupore”: “Il lavoro svolto dalle classi 2°C e 3°D, articolato e frutto di un grande impegno di docenti e alunni, analizza con attenzione testi e documenti e rielabora testimonianze. Il prodotto finale, interdisciplinare e realizzato con il prezioso apporto di tutti, si presenta come una serie di cartelloni sul tema delle leggi razziali e della persecuzione degli ebrei. I contributi di ogni singolo allievo divengono parte di un’opera composita che rafforza la memoria della Shoah e offre un messaggio di vicinanza alle vittime”.
  • L’Istituto Omnicomprensivo Convitto C.Colombo per l’elaborato dal titolo “Sapélli zenéixi (prie de ingàmbo)”: “Il lavoro presentato, innovativo e multimediale, è un podcast che raccoglie un corposo lavoro di accostamento tra la descrizione e la storia delle pietre d’inciampo presenti in città e diversi brani tratti dalla letteratura per ragazzi sull’argomento della Shoah. Il prodotto finale, curato nella fase di montaggio, fa emergere partecipazione, emozione e coinvolgimento da parte degli autori di fronte alla memoria di chi ha subito una terribile ingiustizia e, catturato, ha perso la vita durante la Shoah”.
  • Istituto Comprensivo Giovanni Battista Della Torre, Chiavari, per il lavoro dal titolo “Cinque piazze per ricordare”: “Il progetto realizzato dall’IC Della Torre ha previsto cinque flashmob sul tema della Shoah. I video rendono testimonianza di un significativo impegno di preparazione, approfondito e multidisciplinare, capace di interessare e coinvolgere, proprio per la sua caratteristica comunicativa, la popolazione presente nei diversi luoghi. Si segnala l’idea innovativa e l’assunzione, come gesto pubblico, di un impegno a sostenere in futuro la memoria della Shoah”.

 

Scuole secondarie di secondo grado:

  • Liceo economico sociale Marconi – Delpino di Chiavari, con il lavoro “Incisi nell’ardesia, impressi nella memoria”: “Il lavoro presentato è un plastico in legno che riproduce il Portico di Ottavia, a Roma, luogo simbolo della razzia degli ebrei romani del 16 ottobre 1943. Il luogo rappresentato è arricchito da una targa che, partendo dalla citazione di una poesia, lega il tema della memoria a un simbolo del territorio genovese, l’ardesia, per esprimere l’assunzione dell’impegno ad essere sempre custodi della memoria”.
  • La classe 5°A  dello stesso liceo è stata premiata per il video intitolato “Genova, un mare di ricordi – La trappola di via Bertora”: “Il video presentato è composto da un’introduzione in dialetto genovese, da una lunga intervista al rabbino di Genova e dalla citazione di alcune storie significative di deportati ebrei genovesi, con l’intento di non spegnere, nonostante il passare degli anni, la luce della memoria di fronte alla barbarie nazista”.
  • Il Liceo Luigi Lanfranconi con l’opera “La memoria degli orrori di ieri per la pace degli uomini di oggi e la speranza del mondo di domani”: “Il lavoro delle classi 4°B e 5°F si presenta ricco e composto da più elaborati. Tutto il materiale è frutto di una ricerca approfondita e dell’utilizzo di testimonianze e testi tratti da letteratura in diverse discipline. Si sottolinea l’impegno delle classi nel documentare e accompagnare il lettore alla riflessione, rimarcando l’assoluta necessità di una memoria condivisa e sempre attenta, per costruire attraverso la storia una società fondata sul rispetto e la giustizia”.
  • Il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci è stato premiato per il lavoro “Nomadi da una vita”: “La classe 4°A ha realizzato un testo documentato riguardante la persecuzione degli ebrei, dall’8 settembre 1943 in poi, arricchito dalle riflessioni a seguito dell’incontro con una testimone ed esperta. La classe ha rielaborato, in forma schematica, le fasi salienti di un periodo tragico, per giungere ad affermare la necessità di una memoria viva, condivisa e attenta alla storia”.
  • Liceo A.D’Oria per il video “De re nostra agitur – Ci riguarda”: “La classe 5°I ha presentato un video che, a partire dal messaggio delle pietre d’inciampo e le storie dei sommersi, conduce a conoscere anche le vicende dei salvati. Gli studenti del Liceo D’Oria hanno così ricordato figure e vicende in cui il bene è prevalso e ha consentito di salvare molte vite. Un lavoro che sottolinea l’importanza di conoscere e comprendere come, anche in situazioni drammatiche, il bene compiuto con coraggio possa anche oggi essere esempio e motivo di crescita per tutti”.
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