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Bollino rosso a Genova: 400 imprese richiedono la cassa integrazione

Sono già 400 le richieste di cassa integrazione per ondata di calore arrivate alla sede Inps di Genova. Il dato è riferito al mese di luglio e sarà facilmente incrementato per effetto delle temperature record registrate in questi giorni di fine agosto, contrassegnati dal “bollino rosso” del ministero della Salute che mette in guardia non solo i soggetti fragili ma anche la popolazione sana e attiva. D’altra parte, non tutti i lavoratori risultano tutelati allo stesso modo. Il bollino rosso emesso dal Ministero della Salute almeno fino a giovedì 24 mette in guarda soprattutto la parte fragile della popolazione ma anche chi lavora in determinati ambiti come quello dell’edilizia. La possibilità di chiedere la cassa integrazione per le lavorazioni in luoghi “non proteggibili dal sole” con temperature oltre i 35 gradi era già stata chiarita dall’Inps in una circolare del 2016. Poi, con un messaggio del 2017, il criterio era stato esteso alle “temperature percepite ricavabili dai bollettini meteo”, combinando i valori termici e quelli di umidità. In particolare, il documento firmato a Genova ha stabilito che a far fede sono i dati meteo ufficiali delle rilevazioni Arpal.  Quindi il 24 luglio è stato firmato in Prefettura il protocollo che protegge e garantisce sicurezza e salute per i lavoratori nei periodi più caldi, quando le temperature segnano livelli anche sopra ai 35 gradi, e quando le condizioni di lavoro diventano un rischio per chi è particolarmente esposto agli eventi meteo.

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