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Cava International: nuovi investimenti e crescita in termini di traffici e personale aziendale

Cava International è una realtà giovane e dinamica nata nel 2006 che si occupa di servizi che coprono l’intero campo delle spedizioni. L’azienda può contare sulla consolidata esperienza del suo fondatore e presidente, Cristiano Cavaliere, nome che ha ispirato il marchio della compagnia e che comunica con la sua forza visiva la missione della società. Uno spedizioniere internazionale oggi si definisce prevalentemente per la qualità dei servizi che offre. Questi dipendono dall’organizzazione interna, dalla professionalità del personale, dalla flessibilità e dalla rapidità con cui le richieste del cliente trovano risposta. Cava International ha proprio questo obiettivo, che cerca di raggiungere tramite un’organizzazione da grande struttura, procedure operative che privilegiano il rapporto umano e la conoscenza diretta di ciascun interlocutore. In quest’ottica la realtà di Cava International è in espansione continua, come evidenziato dalle parole del suo fondatore.

Recentemente l’azienda ha investito su un nuovo magazzino Kryos Logistic? Quali miglioramenti ha prodotto dal punto di vista della logistica e della vostra operatività?

Il motivo per cui Cava International ha investito in questo magazzino consiste fondamentalmente in un ampliamento delle operazioni di logistica che l’azienda già svolge. Abitualmente ci appoggiamo a strutture terze dislocate un po’ in tutta Italia, in questo caso abbiamo colto l’occasione per poter avviare l’attività del magazzino in prima persona nel territorio di Genova. In questo momento tante merci delle quali disponiamo per le attività di logistica di magazzino le effettuiamo all’interno di spazi di nostra proprietà. Il magazzino di chiama Kryos Logistic, si trova a Pontedecimo in via Isocorte e conta circa 2.500 m2 di spazi interni e 2.500 m2 di spazi esterni con altezze importanti, presenza di cella refrigerata a -28° e capacità di 1.500 posti pallet. Per quanto riguarda i prodotti, per la parte del secco la materia che stiamo stoccando in maggior quantità è il riso movimentato da Cava International, con provenienza da Estremo Oriente e Pakistan.

Come si sta concludendo questo 2023 per l’azienda?

I traffici dell’azienda continuano a crescere e di pari passo anche il personale. L’azienda è sempre più robusta e diversificata in settori di specializzazione e le prospettive future fanno sperare bene perché, nonostante in giro si senta parlare sempre più spesso di cali notevoli di volumi di merci movimentate, fortunatamente in questo momento noi non siamo particolarmente toccati e riusciamo ancora a gestire i traffici con numeri importanti e in crescita.

Qualche numero dal punto di vista di traffico merci e dipendenti?

Fra tutti gli uffici stiamo per superare le 40 persone. Come volumi di traffici prospettiamo di arrivare entro la fine dell’anno alla movimentazione di 15.000 contenitori, ai quali va aggiunto anche tutto ciò che non è container, ovvero le spedizioni aeree e le spedizioni terrestri.

La situazione della guerra Medio Oriente influenza in qualche modo la vostra operatività? Avete dei contatti diretti in quel mondo dal punto di vista di spedizioni?

Israele è un paese di destinazione di diversi prodotti italiani; quindi, noi – come effettivamente la maggior parte degli spedizionieri – effettuiamo spedizioni, anche se non si tratta di un paese per il quale movimentiamo quantitativi enormi di merci, per cui questa situazione ci toccherà sicuramente in maniera diretta, ma non impattante. A livello generale ogni situazione di instabilità crea dei cali di movimentazione di merci, perché si tratta di rotte che hanno difficoltà a essere perseguite.

 

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