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Nuova diga, Falteri: “Opera primaria da traguardare senza ritardi”

In occasione del consiglio comunale di Genova si è tornato a parlare di Nuova Diga con una mozione presentata dal consigliere Davide Falteri per il gruppo Vince Genova votata a maggioranza con 24 voti favorevoli.
Falteri ha chiesto al Sindaco e la Giunta di spiegare le motivazioni per le quali non sono stati presi in considerazione progetti alternativi, al fine di dare le giuste informazioni alla cittadinanza in merito alle fasi progettuali e di esecuzione di un’opera fondamentale per lo sviluppo della nostra città:
“Ho voluto presentare questa mozione per ribadire che la nuova diga foranea è un’opera fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle potenzialità della città di Genova, necessaria per garantire l’ammodernamento del nostro porto e la sua competitività in ambito marittimo. Dobbiamo tenere conto che si tratta di una costruzione unica al mondo per complessità, dimensioni e ricadute positive attese sulla città oltre ad essere il più grande intervento di sempre per il potenziamento della portualità italiana.
Grazie alla realizzazione di quest’opera, Genova si candida a diventare un centro di gravità per le grandi navi e un grande hub logistico per il commercio in Europa. La nuova diga consentirà infatti l’ingresso nel porto di Genova delle grandi navi portacontainer, lunghe oltre 400 metri e larghe 60 metri, e delle navi da crociera “World Class” e permetterà al porto del capoluogo ligure di competere con i maggiori porti europei.
Ricordo che la diga esistente, dopo un secolo di utilizzo, deve essere necessariamente sostituita al fine di garantire maggiori spazi di manovra. Le navi moderne, infatti, sono molto più grandi di quelle del passato e per i porti di oggi è indispensabile poter gestire le portacontainer da 20mila Teu.
Al momento le banchine di tutti quei terminal che si trovano nel bacino del porto storico e di Sampierdarena non sono in grado di garantire l’ingresso delle moderne navi portacontainer, limitando di fatto le proprie attrattive commerciali.” ha precisato Falteri.
“Le attività per la costruzione della nuova Diga foranea di Genova procedono su più fronti per portare a compimento questa imponente opera infrastrutturale, segno concreto della capacità della committenza pubblica di operare in sinergia con le imprese per raggiungere obiettivi strategici di sviluppo economico e sociale.  Anche dal punto di vista ambientale, il progetto di costruzione prevede la realizzazione di un’opera pensata per proteggere i bacini e le strutture portuali dai cambiamenti climatici, ponendosi come vero e proprio argine al mare.
È stata prevista una soluzione che prevede il riutilizzo quasi integrale del materiale proveniente dalla demolizione della vecchia diga, in ottica di economia circolare, minimizzando così gli impatti ambientali in fase di costruzione e allo stesso tempo riducendo notevolmente le operazioni di trasporto e smaltimento del materiale.” ha spiegato il consigliere di Vince Genova.
“Il 21 maggio 2024 il Consiglio della Regione Liguria ha votato favorevolmente la concessione di un contributo nell’esercizio 2025 fino a un massimo di 57 milioni di euro a favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per garantire la completa copertura finanziaria per la realizzazione e il completamento del secondo lotto della nuova diga foranea del porto di Genova. Il progetto attualmente in vigore consentirà il più possibile il rispetto delle tempistiche di realizzazione dell’infrastruttura che Genova e il suo porto attendono da decenni e di cui la nostra città non può fare a meno.
A tal proposito ringrazio il Sindaco Bucci per aver dato risposte dettagliate al consiglio sullo studio del progetto geotecnico dell’opera, per il quale alcuni tecnici, tra cui l’ingegner Piero Silva, si erano dimostrati contrari allo stesso, ponendo dubbi sulla e proponendo soluzioni alternative.
Ci tengo a ricordare che questa opera consentirà di recuperare al mare circa 3 milioni di mq e che nel prossimo futuro un milione sarà tombato per creare nuove aree per attività economiche, con una ricaduta occupazionale importante.” ha concluso Falteri.
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