Giovanni Toti, arrestato lo scorso maggio per corruzione nell’inchiesta che ha sconvolto la Liguria, raggiunge con la procura di Genova l’accordo per patteggiare a 2 anni e 1 mese. L’ex governatore, se l’intesa con la procura sarà ratificato dal giudice per l’udienza preliminare il 15 ottobre, vedrà convertita la pena in 1.500 ore di lavori di pubblica utilità e la confisca di 84.100 euro. Lo si apprende da fonti legali. In questo modo salta il processo già fissato per il 5 novembre. Toti si riconoscerà colpevole dei reati di corruzione impropria e finanziamento illecito e la pena detentiva potrà essere sostituita con 1.500 ore di lavori socialmente utili. L’accordo prevede anche l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e il divieto di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena. L’accordo per il patteggiamento dovrà essere concesso e approvato dal giudice per le indagini preliminari (gip) del Tribunale di Genova: al momento non è stata ancora fissata un’udienza. Toti ha commentato pubblicamente la decisione: «Come tutte le transazioni suscitano sentimenti opposti: da un lato l’amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall’altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte».
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