Genova si prepara per i festeggiamenti in onore di San Giovanni, patrono della città. Si parte nella serata di lunedì 23 con la magia della ‘Notte di San Giovanni’, un appuntamento che affonda le radici in antichi riti ancestrali legati al solstizio d’estate dove si uniscono folklore, spiritualità e un pizzico di mistero. Il clou dei festeggiamenti è da tradizione in piazza Matteotti per l’accensione del tradizionale falò. Un cerimoniale antico quello del fuoco purificatore simbolo di rinascita che culminerà a mezzanotte, preceduto dalle 21.30 e seguito dalla musica di un Dj set. Quella del falò è una tradizione antica. Già da prima dell’undicesimo secolo si ha notizia di come sulle piazze principali di Genova e nei paesi di tutta la Liguria si accendessero enormi falò attorno ai quali facevano festa i popolani, tradizioni sopravvissute al paganesimo che il 24 giugno celebrava la festa di Fors Fortuna e con i fuochi della notte del 23 voleva allontanare gli spiriti maligni e le streghe che uscivano dai loro antri per danneggiare i raccolti e uccidere bestiame e uomini. La Chiesa continuò a condannare più volte tali rituali, ma vista l’impossibilità di cancellarli, decise la via accomodante di trasformare i falò in fuochi sacri e rievocativi dell’elogio di Cristo per il Battista. Martedì 24 le celebrazioni prenderanno il via alle 10 con la Messa nella cattedrale di san Lorenzo. Alle 17, in cattedrale, l’omelia alla città dell’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, e la celebrazione del Vespro cui seguirà la solenne processione con le ‘Casacce’, le antiche confraternite genovesi, e l’Arca Argentea con le ceneri del Santo che si snoderà attraverso via San Lorenzo, piazza Raibetta, via Frate Olivero, piazza Caricamento, entrando nell’area del Porto Antico e arrivando a Calata Falcone Borsellino per la benedizione della città e del mare.
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